La c.d. Torre degli Ezzelini

Epoca
Sec. XVI

Cenni storici

A partire dall’anno 1036 gli Ezzelini dominarono ed ebbero diversi possedimenti nel nord Italia, tra cui anche il Castello di San Zenone degli Ezzelini costruito sul Colle Castellaro nel secolo XI. La c.d. “Torre degli Ezzelini” tuttavia, a dispetto del nome, non faceva parte del Castello, infatti fu eretta nel secolo XVI come torre campanaria della prima Chiesa parrocchiale, forse utilizzando parte del pietrame rimasto dopo la distruzione della fortezza. Lo Statuto di Treviso riporta infatti che, dopo l’eccidio di Alberico II e della sua famiglia avvenuto nel Castello di San Zenone il 26 agosto 1260, si diede ordine di distruggere la fortezza e il Borgo sottostante e ne fu vietata per legge la ricostruzione. Un’iscrizione con il testo di Carlo Leoni - posta sul lato nord della Torre - ricorda la strage che decretò la fine della dinastia degli Ezzelini: “IRA DI POPOLI / DA VENTENNE STRAZIO ADDENSATA / QUI FIERAMENTE ROMPENDO / SPERPERO’ IL COVO ALLA TIRANNIDE / NE SPENSE IL SEME / PARI VENDETTA IMPRECANDO / A CHI OSASSE IMITARLA / XXIV AGOSTO MCCLX”. A partire dal 2009 la Torre è stata restaurata congiuntamente al recupero di Villa Marini Rubelli e alla sua riqualificazione come Polo Culturale Territoriale.

Funzione odierna

La Torre si innalza all’interno del recinto dell’Antico Cimitero. Trattasi di un edificio di circa 5 metri di lato e 12 metri di altezza realizzato su un basamento che appartiene a fortificazioni precedenti. Circa a metà altezza, sul lato occidentale, si aprono due piccole finestre con arco a tutto sesto mentre presso la sommità ogni lato è caratterizzato da una larga bifora con colonna e capitello in pietra. Grazie all’intervento di restauro ora è possibile raggiungere il piano superiore delle bifore dal quale si gode una straordinaria vista panoramica.
La scala interna che raggiunge il belvedere è anche un percorso espositivo che, tramite pannelli illustrativi, offre ai visitatori le informazioni utili per una comprensione più approfondita del paesaggio circostante.
E così, al primo livello è illustrato lo scenario di torri che include il Castellaro; nel secondo livello, s’incontrano i protagonisti più importanti e noti della saga medievale, Ezzelino III e Alberico da Romano, e s’illustrano le loro vicende storiche. Nel piano successivo si mostra l’impianto insediativo del centro antico di San Zenone, sorto attorno alla Pieve, e mediante alcune mappe antiche si rintracciano le principali vie di comunicazioni, la rete dei corsi d’acqua e i nuclei abitativi.
A seguire, è messa a fuoco la formazione del paesaggio agrario ed è studiato un singolare fenomeno che ha interessato molti centri abitati collinari, ovvero il loro slittamento progressivo verso valle, verso la strada Provinciale Schiavonesca-Marosticana.
Nell’ultimo livello, due pannelli evidenziano l’estensione del potere dei da Romano, illustrando la distribuzione dei loro possedimenti su questo territorio e la numerosa presenza di siti incastellati medievali nell’area pedemontana compresa tra Brenta e Piave.

Immagini del luogo