Cenni storici

Il Parco Naturale Oasi San Daniele si trova nella zona più settentrionale del Comune di San Zenone degli Ezzelini, ai confini con i comuni di Borso del Grappa e Mussolente. L'area ha una estensione di circa 70.000 metri quadrati e si trova all'interno di una più vasta area vincolata. Dagli anni '60 fino al 1984, l'area centrale dell'Oasi fu sfruttata come cava d'argilla che riforniva di materia prima la fornace "Serena" di Liedolo. Tra gli anni '80 e '90 la cava
cadde in disuso. Nel 1998 si prospettò una grave minaccia: l'apertura nel sito di una discarica per rifiuti a gestione speciale di fanghi industriali, altamente tossici per l'ambiente. Grazie all'impegno delle amministrazioni comunali del territorio, di un comitato spontaneo di cittadini e di alcune associazioni ambientaliste locali, dopo dieci anni di battaglie politico-legali, tale minaccia è stata definitivamente sventata e l'area trasformata nell'accogliente Oasi che potete visitare e vivere.

Funzione odierna

L'Oasi è un ambiente sensibile, ricco di biodiversità: gli studi e i monitoraggi che continuamente vengono effettuati assieme agli interventi di rinaturalizzazione, fanno emergere infatti un aumento lento e continuo, della ricchezza di specie animali e vegetali. Nella parte alta dell'Oasi c'è un grande prato a fianco di una zona pic-nic, dove si articola un percorso geologico sensoriale “dal Brenta al Piave” da percorrere a piedi nudi. Esso è diviso in sezioni composte da materiali di diversa natura e origine: blocchi di marmo provenienti dal Massiccio del Grappa, ghiaie di diversa granulometria provenienti dal Brenta, dal Lastego, dal Piave, dal Muson, argilla tipica dell'Oasi o delle colline di Possagno. Tutto questo alternato a tratti prativi o, comunque a suoli morbidi, per creare sensazioni piacevoli e contrastanti al calpestio. Attraversando simbolicamente questo territorio è possibile sperimentare in modo diretto e "sensoriale" la diversa consistenza, temperatura, porosità, dei materiali. All’interno di un vero e proprio bosco di pianura possiamo ammirare stupendi esemplari dei principali alberi e cespugli autoctoni della pedemontana veneta, come l'Acero campestre , il Carpino bianco e il Nocciolo. Nella parte più bassa invece una lunga passerella in legno permette di visitare la zona umida con una grande colonia di giunco effuso, la Tifa "a foglie larghe" e la più rara Tifa "a foglie strette". L'Oasi non è importante solo per la sua flora, anche per la fauna. Molto ci sarebbe da dire sugli uccelli acquatici (Germano reale, Airone cenerino, Nitticora, Porciglione, Gallinella d'acqua) e rapaci (Poiana, Sparviere, Albanella reale) che ci vivono. Non manca la presenza di mammiferi, che fanno la loro comparsa soprattutto di notte, quali il capriolo o la volpe. Oggi l'Oasi, che si connota come area con finalità di protezione ed educazione ambientale è gestita da un attivo gruppo di volontari riuniti nell'Associazione "Oasi San Daniele" che ne cura la manutenzione e ne implementa le potenzialità (ricerca naturalistica, birdwatching, fotografia naturalistica, visite guidate per bambini e adulti).

Immagini del luogo